Accordo tra la Regione Puglia e le parti sociali: ecco i primi 106 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga

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Cassa integrazione in deroga non superiore alle nove settimane per tutti i lavoratori in forza di assunzione,

anche a tempo determinato, alla data del 23 febbraio 2020.

Questo sinteticamente il cuore dell’Accordo Quadro Regione Puglia sottoscritto
questo pomeriggio per la fruizione della cassa integrazione in deroga (ai sensi
dell’art 22 del Decreto legislativo n.18 del 17/03/2020) destinata ai lavoratori del
settore privato i cui datori di lavoro abbiano unità produttive nel territorio della
regione Puglia.

L’incontro si è svolto in modalità telematica coordinato dall’assessore regionale al
Lavoro Sebastiano Leo insieme al consigliere del Presidente per le relazioni
sindacali Domenico De Santis, con il responsabile della TASK Force regionale per il
lavoro Leo Caroli e con le organizzazioni sindacali e datoriali (Confartigianato,
Confcoopertive, Conprofessioni, Confindustria, ABI, Casartigiani,
CNA,Confesercenti, CLAAI, CGIL, CISL, UIL, UGL, Confcommercio, Legacoop,
Confapi, CIA, Coldiretti, Confagricoltura).

Più specificatamente “con riferimento ai datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi
quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente
riconosciuti, per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti
disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di
lavoro, possono riconoscere, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da
COVID-19, previo accordo che può essere concluso anche in via telematica con le
organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale
per i datori di lavoro, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, per la
durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non
superiore a nove settimane”.

L’accordo messo a punto questo pomeriggio prevede che i beneficiari del
trattamento di CIG in deroga siano i lavoratori, anche a tempo determinato, in forza
alla data del 23 febbraio 2020, con le qualifiche di operai, impiegati e quadri.
Rientrano tra i beneficiari anche i soci delle cooperative con rapporto di lavoro
subordinato; i lavoratori somministrati, se non già coperti dal Fondo di Solidarietà
Bilaterale, solo se prestano l’opera presso un datore di lavoro beneficiario di
ammortizzatori anche ordinari per i propri dipendenti; gli apprendisti;  i lavoratori con
contratto di lavoro intermittente nella media giornate degli ultimi 12 mesi in forza al
23 febbraio 2020; i pescatori, anche delle acque interne, a qualsiasi titolo imbarcati.
Non rientrano nella fattispecie di lavoratori beneficiari della CIG in deroga, i dirigenti
e i lavoratori domestici.

Le istanze dei datori di lavoro si presenteranno attraverso il sistema informativo
SINTESI e dovranno contenere l’;accordo stipulato in sede sindacale e la
dichiarazione sostitutiva generata proprio dal sistema SINTESI.

“Stiamo lavorando assiduamente per cercare di sostenere i pugliesi in questo
drammatico momento che tutti noi stiamo attraversando. Per queste ragioni era
necessario lavorare da un lato per ottenere subito le risorse economiche stanziate
dal Decreto Cura Italia per la cassa integrazione in deroga e dall’altro coinvolgere
tutto il partenariato economico e sociale in questa grande operazione di sostegno ai
lavoratori e alle imprese della nostra regione, garantendo il beneficio della cassa al
più ampio numero di pugliesi”, commenta l’assessore all’istruzione, alla formazione e
al lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.

“Abbiamo costruito un grande lavoro collettivo – dichiara Domenico De Santis – al
fine di allargare quanto più possibile la platea dei beneficiari e per rendere
disponibile nel più breve tempo l’erogazione della cassa in deroga. Ringrazio
l’assessore Leo, la struttura amministrativa e le parti sociali per l’ottimo lavoro
svolto.”

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