La difesa chiedeva i domiciliari, ma l’uomo rimane in carcere. È pentito ma sostiene di non ricordare nulla dell’accaduto
«Sono pentito, chiedo scusa, ma non ricordo nulla». È quanto dichiarato al Gip del Tribunale di Foggia, Domenico Zeno, da Benito Insalata, il pensionato di 78 anni che la sera del 14 maggio ha ferito in città con alcuni colpi di arma da fuoco i fratelli Antonio e Vito Calabrese. Il Gip lo ha lasciato in carcere perché, nonostante l’età avanzata, ci sono esigenze cautelari di «eccezionale rilevanza» così come prevede il codice di procedura penale. La difesa del pensionato chiedeva i domiciliari.
Giovedì sera Insalata ha esploso alcuni colpi di pistola calibro 7.65 contro i due fratelli Calabrese, ferendo Vito a una gamba e Antonio a un labbro e al femore. Stando a quanto ricostruito dalla Polizia, già nei giorni precedenti c’erano stati litigi tra il 78enne e i due Calabrese, pare per banali questioni legate al passaggio nella zona dov’è accaduto il ferimento dei fratelli. Voce: LaGazzettadelMezzogiorno.it