di Francesco TROTTA
Dopo le dimissioni protocollate mercoledì 27 dal sindaco Filippo Barbano che dovrà trovare una nuova maggioranza entro venti giorni per scongiurare lo scioglimento anticipato della consiliatura, sono partite le consultazioni tra il primo cittadino dimissionario e i membri della minoranza.
“Sì, stiamo dialogando io e Mimmo Gemma con il sindaco Barbano, il quale si è dimesso, e lo voglio pubblicamente chiarire dopo le fandonie girate nelle scorse ore, dietro nostra specifica richiesta e non per le sollecitazioni del Prefetto, come qualcuno – mal informato – si ostina ad insinuare.
Il Prefetto non c’entra niente” è la puntualizzazione dell’esponente di lungo corso della politica sangiovannese Mimmo Longo (nella foto-copertina), eletto nella lista di Forza Italia, che dopo un periodo di assenza è tornato tra i banchi del consiglio comunale (all’opposizione) ed al centro della politica locale.
LONGO, CI SONO POSSIBILITA’ DI EVITARE LO STOP ANTICIPATO DELLA CONSILIATURA DOPO LE DIMISSIONI DEL SINDACO?
“’Sì. Decisamente. Ci siamo interfacciati con Barbano ed i suoi fedelissimi ed abbiamo valutato ogni aspetto. Alla fine è emersa una certa vicinanza d’intenti, un terreno comune nel quale albergano valori e visioni che ci avvicinano e che – ne sono sicuro- ci consentiranno di realizzare quel programma di sviluppo della città che la maggioranza votata dagli elettori, meno di un anno fa, non è stata capace di realizzare perché troppo eterogenea, politicamente parlando.
E’ UN RIBALTONE, L’ENNESIMO, O UNA NUOVA CHANCES PER SAN GIOVANNI ROTONDO? LEI CHE DICE?
È ovvio che non è più la maggioranza votata dagli elettori e tutti sono quindi autorizzati, giustamente direi, a parlare di ribaltone. Ma dinanzi ad uno scenario che prevede da una parte un lungo commissariamento e dall’altra la possibilità di essere noi medesimi gli artefici del nostro destino, soluzione questa che ci alletta molto, non lo nascondo, siamo del parere che possa e deve essere quest’ ultima la scelta giusta, perché quella migliore, per la collettività sangiovannese. Ma stiamo valutando. Una cosa è certa comunque: abbiamo a cuore le sorti della città, non quelle personali. Su questo punto voglio essere chiaro. Il tentativo va fatto, nell’interesse della città. Possiamo darci un orizzonte temporale iniziale limitato magari al 2025. Poi… se sono rose fioriranno, come recita l’adagio. Ma voglio fare anche altre considerazioni di natura politica, se mi consente”.
QUALI, PREGO?
“Che all’interno della coalizione di Barbano sono presenti sensibilità politiche di centrodestra che ci accomunano. Che Barbano si ritrova a fare il sindaco perché al ballottaggio gli elettori di centrodestra hanno votato in massa per Barbano e non per Crisetti. Per chiarirci: noi stiamo andando in quella direzione. Nessuna deviazione. Noi siamo sulla strada indicata dagli elettori, che sono i “nostri datori di lavoro” ai quali va dato sempre conto del nostro operato. Questo non va mai dimenticato. Che all’interno della coalizione rimasta fedele a Barbano – e ne sono certo – faranno tesoro dell’esperienza appena conclusa, per cui in futuro eviteranno di ripetere e reiterare ciò che prima non ha funzionato. Li ho visti consapevoli di tutto ciò, di quanto accaduto, per cui non nascondo di essere abbastanza fiducioso per il futuro di San Giovanni Rotondo.”