Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma della consigliera comunale e capogruppo di NOI ORA, dott.ssa Floriana NATALE (nella foto-copertina).
«Dopo l’ultimo Consiglio Comunale mi sento di affermare che la situazione politico-amministrativa della nostra Città è giunta ad un punto di non ritorno. La maggioranza uscita dalle scorse consultazioni elettorali non esiste più. Il passaggio di ben 4 consiglieri tra le fila dell’opposizione è una chiara dimostrazione del fallimento del progetto politico guidato dal Sindaco Filippo Barbano».
«Tengo a questo punto a ribadire quanto già detto in più occasioni e cioè che, nonostante innumerevoli sollecitazioni la mia collocazione all’interno del Consiglio Comunale non cambia: io resto all’opposizione!»
«A quanti parlano di “bene della Città” chiedo: quale sarebbe il bene della Città? Inserirsi in una maggioranza che non mi appartiene? Strutturando così una nuova maggioranza costituita da consiglieri che dall’opposizione passano alla maggioranza stravolgendo il voto popolare e concretizzando l’ennesimo ribaltone già visto in precedenti amministrazioni? No grazie! Non credo che la Città meriti questo».
«Mi sono proposta in politica con ideali di correttezza e coerenza, umiltà e trasparenza nel solco dell’azione che, peraltro, da moltissimi anni svolgo a livello sociale e professionale. La nostra Città ha diritto di essere guidata dalla maggioranza scelta dagli elettori».
«Di certo nessuno immaginava la possibilità, a distanza di così poco tempo dalle elezioni, di un commissariamento. Ma se la maggioranza, democraticamente eletta, ad oggi non esiste più e non può portare avanti il progetto per cui è stata chiamata ad amministrare, non si può che prendere atto della realtà e usare i prossimi mesi come periodo per riflettere e capire cosa non funziona in questa Città».
«I Sangiovannesi meritano di più e nonostante in questo momento si abbia la sensazione di vivere un periodo buio, io continuo invece a credere che si possa e si debba “sognare e realizzare” la Città che meritiamo noi e i nostri figli».
