Salvatore Antonelli, Presidente dell’ASD San Paolo Civitate, è venuto a mancare il giorno di Pasqua per cause che non hanno nulla a che vedere con il Covid-19. Di fronte a questa tragica notizia i fratelli dell’uomo si sono precipitati all’obitorio per dare il loro ultimo saluto a Salvatore. Massimo, uno dei tre fratelli che vive a Torremaggiore spiega: “Alle 20:44 mi ha chiamato Sergio, mio fratello, e mi ha detto che Salvatore aveva avuto un arresto cardiaco. Il tempo di mettermi qualcosa addosso e mi sono avviato per San Paolo. Lì ci hanno riferito che la salma era già stata trasportata all’obitorio del cimitero. Sergio, che si trovava sul posto, era arrivato prima di tutti. Io ero con la mia auto. Quando è arrivato Michele, l’altro nostro fratello, da Ortona, c’erano già i Carabinieri. Per prima cosa hanno chiesto i documenti, senza nemmeno capire cosa fosse successo e ci hanno multato per allontanamento dal domicilio”.
La sanzione emessa ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge numero 19 del 25 Marzo 2020, contesta la violazione della norma che vieta lo spostamento in un comune diverso dal proprio in assenza di comprovate esigenze lavorative, di salute o di assoluta esigenza. Per questo motivo è stata emessa una multa di 280 euro a testa, se pagata entro i trenta giorni, altrimenti aumenterà a 400 euro entro 60 giorni. Purtroppo in questo caso i Carabinieri del posto non hanno avuto nessuna comprensione per la situazione e si sono limitati ad applicare le sanzioni previste dalla legge, provocando indignazione da parte dei tre fratelli che si difendono: “La morte di mio fratello giustifica l’allontanamento dal domicilio. La legge va rispettata e siamo stati noi per primi a chiedere ad amici e parenti di osservare le prescrizioni perché non avrebbero potuto dire addio a Salvatore come avrebbero voluto. Mi dispiace contestare che nel momento del dolore più grande non ci sia stato un briciolo di comprensione, in nome del buonsenso, o anche solo dell’umana pietà”. (Ornella DI MAGGIO)
