Erano in 2500 in Piazza del Popolo a Ravenna a manifestare a sostegno del settore offshore, contro il “blocca trivelle” voluto dal Governo, la sospensione delle nuove concessioni e l’aumento dei canoni annuali.
Lavoratori, sindacati, associazioni d’impresa non solo da Ravenna, ma anche dalla Basilicata, dall’Abruzzo, dalla Puglia e dalle Marche si sono radunati per chiedere un passo indietro a Lega e Movimento 5 Stelle all’interno della manifestazione denominata “Per l’energia italiana – Accendiamo il buon senso”.
Dalla manifestazione è arrivata una chiara richiesta: discutere insieme la strategia per la produzione di energia in Italia, per diminuire la dipendenza energetica dall’estero e per dare vita insieme ad un nuovo piano che si appoggi sul metano e sulle rinnovabili. Se il dialogo non dovesse funzionare, l’alternativa prevede di impugnare in Parlamento e nei tribunali il “blocca trivelle”.
Presente a manifestare anche il vice presidente dell’Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI), Giovanni Schiavone (foto), a sostegno del settore offshore, contro il “blocca trivelle” voluto dal Governo, la sospensione delle nuove concessioni e l’aumento dei canoni annuali.