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SP 22, tre incidenti in poche ore: ma cosa si aspetta (il morto)?

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Tre incidenti in poche ore e i problemi di sempre.

Solo il caso, la fortuna o il Santuario di San Matteo messo lì “a protezione”, hanno evitato che si verificasse il peggio nel tratto urbano di San Marco in Lamis della famigerata SP 22, meglio nota come “Panoramica”, la rotabile che collega lo stesso Santuario di San Matteo a Rignano Garganico, dove soltanto nella giornata di ieri si sono verificati tre diversi incidenti stradali, con l’ultimo in ordine cronologico che poteva trasformarsi in una vera e propria strage.

Ora al netto delle responsabilità di chi si mette al volante, degli agenti atmosferici o di altre concause, è innegabile che lungo quella Provinciale ci siano degli evidenti problemi chiari e visibili a chi quella strada la percorre.

Non basta solo aver bitumato l’asfalto qualche tempo fa, che paradossalmente ora “induce” ad andare più veloce, serve urgentemente ridisegnare le linee di mezzeria e l’intera segnaletica orizzontale, oltre a quella verticale, magari installare dei dissuasori a ridosso delle curve più pericolose, accendere la pubblica illuminazione (di cui il Comune di San Marco in Lamis è competente), sistemare muretti e guard rail oltre che rimettere in piedi (se non proprio sostituire) i datati pali in legno penzolanti dell’energia elettrica/telefonia (emblematica la foto-copertina).

Sulla questione, tra l’altro, era già intervenuto il consigliere comunale Sacha De Giovanni che in una lettera della scorsa estate indirizzata a Prefetto, Presidente della Provincia e Comando dei Carabinieri di San Marco in Lamis evidenziava già le diverse criticità non appena elencate.

Nulla è cambiato, se non in peggio, verrebbe da dire! Di cose da fare, come visto, ce ne sarebbero o come al solito “italiano modus operandi” dobbiamo aspettare il morto?

PS: in realtà di morti su quella strada, purtroppo, già ce ne sono stati!

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